I 7 errori più comuni commessi quando si fotografa e come evitarli – seconda parte

4) Sovraesporre i punti più importanti
Bisogna ricordarsi sempre che la gamma dinamica dei propri occhi è molto più ampia della gamma dinamica di qualsiasi fotocamera in circolazione.
Per gamma dinamica si intende la capacità di una fotocamera, o dei nostri occhi, di vedere contemporaneamente le aree più chiare e quelle più scure di una determinata scena.
La responsabilità del fotografo è quella di esporre sempre i punti più salienti della scena in modo che non vengano mai sotto o sovraesposti, a meno che non lo si voglia fare intenzionalmente.
Quasi tutte le DSLR hanno un indicatore lampeggiante, chiamato semplicemente Blinkist, che mostra le aree sovraesposte della foto durante la sua riproduzione.

Questo accade molto spesso.
Ad esempio quando in una giornata molto uggiosa le nuvole potrebbero essere sovraesposte rispetto al resto dell’immagine.
Grazie ai Blinkist, le aree bruciate inizieranno a lampeggiare come una luce stroboscopica. La fotocamera ci avverte che quell’area della foto sarà totalmente bianca.
Per risolvere questo problema basterà chiudere il diaframma di uno o due stop in modo da non sovraesporre quella porzione dell’immagine. Ma questo farà si che potresti sottoesporre le altre aree dell’immagine rendendole molto scure. Un suggerimento può essere quello di scattare più foto della stessa scena cambiando il diaframma e poi, in fase di post produzione, scegliere quella più corretta.
In questo modo non si potrà sbagliare mai!

5) Posizionare il soggetto al centro dell’inquadratura
Uno degli errori più comuni di chi fotografa, è quello di posizionare il soggetto al centro dell’inquadratura.
In questo modo, infatti, lo spettatore non ha nient’altro da vedere che il nostro protagonista e la foto apparirà noiosa e statica.
Una soluzione è quella di utilizzare la nota regola dei terzi.
La regola dei terzi è una delle tecniche fotografiche più utilizzate da professionisti e non.
È un concetto molto importante da apprendere perché può essere utilizzato in tutti i tipi di fotografia ed è finalizzato a realizzare immagini più coinvolgenti e bilanciate.
La regola dei terzi è semplice.
Basterà dividere la foto in 9 rettangoli uguali, 3 in orizzontale × 3 in verticale e di posizionare il soggetto principale lungo le intersezioni della griglia.
Potrebbe essere necessario spostarsi per ottenere la composizione migliore ma questo costringerà a pensare con più attenzione allo scatto, ed è una buona abitudine per capire se si sta usando la regola dei terzi oppure no.

6) Non scattare in modalità RAW
Ovviamente non esiste una regola che affermi che i fotografi più esperti debbano scattare in RAW, ma c’è una ragione per cui la maggior parte di loro lo fa.
A oggi, quasi tutte le fotocamere e persino gli smartphone, forniscono supporto per l’acquisizione d’immagini RAW, quindi non è una funzionalità che si trova solo sulle fotocamere più avanzate.
Quando si scatta le immagini in JPEG, la fotocamera applica i valori predefiniti a questi dati, regolando dei fattori come la saturazione, la nitidezza e il bilanciamento del bianco.
Una volta applicati tali valori, la camera li comprime in un file molto piccolo chiamato appunto JPEG.
Scattare in RAW invece, significa conservare moltissimi più dati e consente di recuperare più dettagli dalle ombre e dalle alte luci.
Invece di elaborare l’immagine nella fotocamera, il fotografo dovrà elaborare il file utilizzando software altamente professionali come Photoshop, Lightroom, Affinity Photo e molti altri.

7) L’orizzonte distorto
Un altro errore che si vede spesso nelle fotografie è quello dell’orizzonte storto.
Osservare un’immagine con l’orizzonte distorto causa disagio nello spettatore poiché i soggetti verticali dovrebbero essere sempre perpendicolari al suolo.
Una persona, un edificio o un albero inclinato di lato li rende vulnerabili alla caduta.
Per far si che si risolva questo problema basta iniziare a fotografare inserendo nella fotocamera lo strumento “griglia”.
In questo modo si riuscirà a capire se la foto è dritta e si eviterà di perdere del tempo prezioso in fase di post produzione.

Conclusioni
Bisogna stare attenti a questi 7 punti ma sopratutto bisogna studiare fotografia e le sue basi al fine di affinare la propria tecnica. Questi consigli possono essere difficili da mettere in pratica all’inizio ma poi alla lunga diventeranno dei semplici automatismi.