I 6 motivi perché fotografare fa bene alla salute – prima parte

I 6 motivi perché fotografare fa bene alla salute
Fotografare non è solo un’arte, è un insieme di variabili che combinate accendono qualcosa dentro chiunque fotografa, portando del serio benessere al proprio organismo.

Fotografare è sinonimo di salute mentale
Alzarsi la mattina presto, immergersi nel traffico, non essere felici a lavoro, avere delle diatribe con il capo, tornare a casa sempre con il traffico e ricominciare così ogni giornata non è una routine positiva.
È proprio lì che subentra la fotografia, quella piccola variabile all’interno della routine che cambia il risultato finale.
Un momento di sfogo, di creatività, di pace dei sensi che prova, e molto spesso ci riesce, a mettere il bastone tra le ruote alla routine della monotonia.
Un bastone che non è mai uguale, perché proprio come insegnano i vecchi maestri Bresson e Capa, ogni fotografia è una storia a se.
Non è importante quante foto si scatta durante la giornata, l’importante è che sia riuscito a tirare fuori qualcosa, a raccontare una storia.
Uno scatto riuscito è un grido di libertà, un “si, ora ti ho catturato”, un momento personale che ci regaliamo dentro le 24 ore di una giornata.
È proprio quell’attimo, così importante, che metterà il bastone tra le ruote della monotonia.
Molto spesso basta uscire anche un’ora per tornare a casa soddisfatti, basta scendere al parco più vicino e trovare lo scatto desiderato.
Bisogna cercare le situazioni, bisogna creare dentro il nostro cervello un filo logico per scovare lo scatto ideale.

1 Stimola la creatività
La fotografia stimola la creatività addormentata dentro ognuno di noi.
La routine giornaliera spegne ogni spirito di iniziativa, a meno che non si faccia un lavoro ogni giorno diverso e stimolante, si finisce sempre per cadere nella monotonia.
Scattare una foto richiede il dover azionare il cervello, metterlo in moto, non scattare la prima cosa che uno si trova di fronte, ma cercare di far collimare le situazioni davanti ai nostri occhi.
Proprio quando le variabili che si sono calcolate si sono incontrate, lì, quello è il momento.
Un esercizio continuo di input nella nostra mente che svegliano il cervello intorpidito.
La fotografia stimola la creatività, l’ingegno.
Mettersi in una determinata posizione, sapendo che prima o poi quello che il fotografo si era immaginato, accada.

2 Cambia il modo di pensare
Nella giornata tipo non siamo ricchi di positività, occhio, questo non vuol dire che siamo negative come persone, solo sappiamo già come finirà il corso della giornata.
Aspettare quel momento da noi progettato è un passo avanti verso la positività.
È quella coincidenza che accade, da noi voluta, che porta un cambiamento nel nostro modo di pensare.
“Sì, finalmente è successo quello che volevo”
In quel momento siamo noi che abbiamo deciso come deve andare qualcosa, essere il padrone del proprio destino.
Proprio in quel momento, quando si riguarda la foto scattata con un sorriso nascosto, si capisce di aver messo quell’ingrediente diverso nella propria giornata.

3 Una nuova apertura mentale
Quando notiamo che uno scatto è venuto bene, non ci si accontenta, anzi si cerca subito di portare a casa un altro risultato.
Non è un qualcosa che viene percepito, ma dalla giornata negativa e monotona, si è acceso il cervello stimolando la propria creatività, si è riuscito a dare una sembianza positiva alla giornata.
Dal cervello assorto tornato a casa del dopo lavoro, vi troverete una mente brillante che vuole a tutti i costi portare a casa un altro risultato positivo.
Con questo semplice modo si è cambiato il modo di vedere le cose senza nemmeno accorgertene.

continua