
06 Apr Guida alla fotografia di Still life – quarta parte
Il calcolo dell’esposizione
La giusta misurazione della quantità di luce è fondamentale per ottenere un’esposizione adeguata e per bilanciare in maniera corretta la potenza luminosa dei punti di luce.
Se si usano le luci continue si può sicuramente impiegare l’esposimetro integrato nella fotocamera, magari in modalità spot, puntando sulla parte del soggetto che interessa esporre correttamente, e poi sulle luci e sulle ombre per valutare il contrasto.
Il livello di contrasto dipenderà dal risultato che si vuole ottenere. Importante è mantenere un buon livello di dettaglio sia nelle luci che nelle ombre.
Per rendere più facile il calcolo dell’esposizione, sia al momento dello scatto sia in post produzione, è una buona idea usare un target di riferimento. Ve ne sono tanti, di solito sono cartoncini con più campioni di colore, tra i più conosciuti il ColorChecker di X-Rite.
Esistono anche altri tipi di riferimento, come il braccialetto bianco White-Balance Target della Babel Color e i pannelli ripiegabili XpoBalance di Lastolite, con il bianco e il grigio medio.
Basterà inserire il riferimento nel primo scatto e poi lo si potrà usare in post produzione per valutare la giusta esposizione.
Nonostante la precisione degli esposimetri integrati nelle macchine fotografiche, usare un esposimetro esterno a luce incidente è la soluzione migliore. Oltre ad essere preciso nella valutazione della luce è indispensabile per l’utilizzo delle luci flash.
Spostando il cupolino dell’esposimetro davanti alle zone del soggetto che interessano, si misura il rapporto tra luci e ombre, e successivamente si decide l’esposizione.
Il bilanciamento del bianco
Il bilanciamento del bianco, così come l’esposizione, deve essere il più preciso possibile. Lavorando prevalentemente con luci artificiali, si potrà ottenere il massimo controllo sul bilanciamento del bianco.
Le luci continue hanno sempre un bilanciamento del bianco dichiarato dal costruttore (solitamente sui 5000/5400 K). Le lampade alogene, invece, producono una luce più “calda” (intorno ai 3000 K).
Come punti di riferimento, prendi questi valori:
- luce del sole a mezzogiorno: 5500 K
- luce del sole all’alba o al tramonto: 2000 – 4500 K
- sole e cielo terso: 6000 – 6500 K
- cielo coperto: >6500 K
- lampada a incandescenza: 2800 – 3200 K
- lampada ai vapori di mercurio: 3000 – 3500 K
- lampade alogene: 3200 – 4300 K
- lampade fluorescenti > 6000 K
- flash: 5500 K.
Bisogna tener presente che la misurazione corretta del bilanciamento del bianco ha una sua utilità se si scatta esclusivamente nel formato JPEG. In formato RAW si può correggere il bianco in post produzione.
La composizione è fondamentale
La fotografia di still life si è molto evoluta negli ultimi anni. Si è passati dalle classiche e impersonali immagini da catalogo, dove solo l’oggetto veniva mostrato in più angolazioni, a dei veri e propri set.
È la cosiddetta still life ambientata. Il prodotto da fotografare non è più da solo sul set, ma interagisce con altri oggetti e accessori, chiaramente a tema, per rafforzarne il messaggio.
Nella food photography questa tecnica è molto utilizzata.
Nella fotografia still life ambientata, quindi, una giusta composizione fotografica può rendere lo scatto decisamente più interessante e accattivante.
Si dovrebbe tener conto della composizione fotografica anche quando si sistemano gli oggetti sul set. Si possono disporre i prodotti in modo che rispettino le regole della composizione, per dare alla scena maggior enfasi: la regola dei terzi è quella più semplice da applicare, ma non è l’unica. Anche linee e curve possono aiutare a dirigere lo sguardo dell’osservatore verso il soggetto principale.
Conclusioni
Lo Still Life, a differenza di ciò che a primo impatto si può pensare, è uno stile fotografico che richiede molta tecnica e molta conoscenza della luce. Sono proprio questi due fattori, tecnica e luce, che fanno la differenza tra uno scatto amatoriale e uno scatto professionale o pubblicitario. Per iniziare a cimentarsi in questo genere fotografico non è necessario avere chissà quale attrezzatura e pertanto si può tentare anche a casa.