Guida alla fotografia di food per principianti – seconda parte

Illuminazione ideale per fotografare il cibo
Nel fotografare il cibo, una buona luce è la chiave per enfatizzare texture e bilanciamento dei colori. Scegliere la giusta illuminazione significa anche stabilire quali caratteristiche della pietanza si vogliano evidenziare. Forse si desidera mostrare quanto sia succulenta una tagliata di manzo appena preparata? O si vuole evidenziare la texture unica di un formaggio perfettamente affettato?
Ecco alcuni punti da tenere a mente per ottenere la luce migliore nelle vostre foto:

1 Luce laterale: Illuminare il cibo lateralmente è un buon modo per mettere in evidenza le ombre e i punti di luce delle texture di alcuni cibi, come il pane, la carne e il formaggio. È importante tenerlo presente, soprattutto quando si fotografano preparazioni che presentano più texture insieme, come sandwich e hamburger.

2 Attenzione alle ombre troppo definite: Va bene mettere in evidenza le texture del cibo, ma le ombre troppo nette possono risultare sgradevoli e poco invitanti. Se vi accorgete che il vostro scatto presenta ombre molto definite, cercate di regolare l’angolazione della luce o della fotocamera, per bilanciare le zone più scure e mostrare al meglio la texture del cibo.

3. Usare una luce morbida e soffusa: Le ombre troppo nette possono essere evitate usando una luce più soffusa. Se si deve scattare una foto con la luce naturale, è meglio farlo vicino a una finestra durante una giornata nuvolosa. Per gli scatti in studio, è bene usare una superficie riflettente per diffondere la luce naturale o artificiale sul soggetto.

4. Evitare l’illuminazione frontale: La luce frontale ha la tendenza a creare punti luminosi troppo definiti all’interno della foto, il che impedisce di creare il giusto contrasto per mettere in evidenza la texture dei cibi all’interno dell’immagine. E questo può far sembrare i piatti poco attraenti e gustosi.

Fotografare il cibo con la giusta inquadratura
Il cibo è sul piatto, le luci sono accese… Il prossimo passo è capire in che modo si vuole inquadrare l’immagine. Non esiste un modo giusto o sbagliato di farlo ma bisogna comunque tenere a mente degli aspetti per valorizzare il cibo. Questi sono:

Angolazione: Per l’angolazione, bisogna pensare prima di tutto a quale parte del cibo si intende mettere in luce. Se, ad esempio, si scatta una foto a un sandwich, si potrebbe tagliarlo a metà e fotografarlo lateralmente, per mostrare in dettaglio la carne al suo interno e far vedere quanto è succulenta.
Gli scatti laterali, però, non sono adatti per ogni tipo di pietanza. È meglio fotografare il cibo dall’alto e senza profondità quando si tratta di alimenti come insalate, o salumi su un tagliere; questo per mostrare i diversi ingredienti, nella complessità della loro sistemazione.

Colore: Si deve considerare l’effetto della combinazione dei colori e del loro contrasto e valutate se i colori contribuiscono a rendere accattivante l’immagine. Bisogna cercare di migliorare l’aspetto del cibo con decorazioni o interessanti texture, e con la disposizione ordinata di elementi dai colori complementari. Bisogna fare in modo che i colori siano sempre bilanciati.
Poi, si deve verificare che vi sia abbastanza saturazione e che la foto nel suo insieme abbia una prevalenza di colori caldi.
Assolutamente da evitare i colori freddi e netti (come il blu e il viola). Questo non significa che mirtilli dal blu luminoso o chicchi d’uva di un ricco viola non possano aggiungere una bella nota di colore; ma bisogna evitare i filtri dai colori freddi. Molti cibi – come carne e formaggio – sotto una luce blu acquistano un aspetto poco appetitoso.

Messa a fuoco e profondità del campo: La messa a fuoco è un altro aspetto da considerare quando si fotografa il cibo. Quando si parla di “profondità di campo” ci si riferisce alla messa a fuoco diversa degli oggetti vicini rispetto a quelli distanti; la messa a fuoco crea enfasi sulle parti del cibo più vicine. Allo stesso modo in cui alcuni cibi sono valorizzati se fotografati da una certa angolazione, esistono anche dei punti migliori da mettere a fuoco.

Ritoccare le foto di alimenti
Dopo aver scattato le foto, bisogna apportare qualche leggero ritocco utilizzando un software per l’editing. Non servono grandi modifiche. Basterà bilanciare colore e contrasto per dare alle foto un aspetto più rifinito e professionale.
Il cibo è disposto meravigliosamente sul piatto, e la composizione è bilanciata in modo interessante. Tutto appare ben illuminato e l’immagine è un ottimo punto di partenza per una perfetta fotografia di cibo; ma diamo una ritoccatina alla foto, per far apparire le pietanze più appetitose.

Ecco alcuni passaggi che bisogna eseguire per il ritocco:

Messa a fuoco dell’immagine:
In linea generale, le foto dovrebbero avere una buona messa a fuoco, se si ha usato una macchina fotografica dotata di treppiede e sufficiente illuminazione. A ogni modo, regolare la nitidezza dell’immagine renderà i contorni più definiti e aiuterà a fare emergere le differenze tra i vari elementi dell’immagine.
Con Photoshop e altri programmi di photo editing, si può mettere a fuoco l’immagine utilizzando quella che è chiamata maschera di contrasto. Si tratta di un filtro che incrementa il contrasto tra i pixel adiacenti, conferendo ai contorni un aspetto più definito.

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